Al momento del ricovero, in genere uno o due giorni prima dell’intervento, a seconda se si deve o meno ancora effettuare la coronarografia, esibirete gli accertamenti effettuati a domicilio e sarete sottoposto ai prelievi di sangue di routine, alla radiografia del torace, ad un elettrocardiogramma.

In genere, inoltre, nel caso l’intervento previsto per voi sia una ricostruzione della valvola mitrale, verrete sottoposto anche ad un ecocardiogramma, per confermare la diagnosi, la stabilità della situazione anatomica rispetto agli accertamenti precedenti e l’assenza di nuove ulteriori patologie associate.

Nel caso, poi, non siate ancora stato sottoposto a coronarografia, questa verrà effettuata prima dell’intervento per mettere in luce eventuali  restringimenti (stenosi) delle arterie che irrorano e nutrono il muscolo cardiaco. Nel caso queste siano presenti e di grado severo, durante l’intervento cardiochirurgico, oltre che intervenire sulla valvola mitrale, si dovranno effettuare dei by-pass, cioè dei ponti con tratti di arteria o vena del paziente stesso per portare il sangue al di là del restringimento, evitando così il rischio di un infarto miocardico.

A seconda delle abitudini del centro cardiochirurgico, vi verrà richiesto di depilarvi, a casa, le aree interessate all’intervento, possibilmente con una crema depilatoria che non produca lesioni alla pelle, come succede con il rasoio. Infatti, se si effettua la depilazione con il rasoio parecchie ore prima dell’intervento, esiste il rischio che i batteri, normalmente presenti sulla pelle, penetrino al di sotto attraverso le piccole lesioni normalmente causate dal rasoio, creando una situazione che può provocare infezioni dopo l’intervento. In alcuni centri si preferisce effettuare la depilazione durante il ricovero. Questa dovrebbe venir effettuata, con il rasoio, subito prima di trasferire il paziente in sala operatoria.

In qualsiasi caso, vi verrà chiesto di effettuare anche una doccia con dei prodotti specifici che vi verranno forniti dal personale del centro.

Un’altra manovra indispensabile, poi, è la pulizia intestinale, per evitare complicanze, anche gravi, a quel livello dopo l’intervento. Questa, in genere viene effettuata con un clistere, la sera precedente l’intervento.

Un momento molto importante e significativo è quello dedicato alla formulazione del Consenso all’Intervento. Deve essere solo la conclusione di un processo che è iniziato fin dal primo contatto con il cardiochirurgo che vi opererà. Si chiama Consenso Informato.

Infatti, rappresenta l’accettazione da parte del paziente di tutte le procedure cui sarà sottoposto, dopo esserne stato chiaramente informato. L’informazione deve riguardare il tipo di intervento proposto; le eventuali alternative; i rischi e benefici di effettuare o di rifiutare l’intervento; la possibilità che intervengano situazioni particolari che possano richiedere procedure non preventivate; le tecniche di anestesia e terapia intensiva previste; l’accettazione o meno di trasfusioni di sangue omologhe; le possibili complicanze immediate e a distanza; il rischio chirurgico (complicanze e/o morte).

Tutte queste informazioni vengono fornite dalle diverse figure professionali, che opereranno sul paziente: il cardiochirurgo, il cardiologo, l’anestesista, il rianimatore, il tecnico di circolazione extracorporea.

Il paziente ha il diritto di chiedere qualsiasi informazione su tutto ciò che lo riguarda e di rifiutare qualsiasi procedura diagnostica o terapeutica, dopo essere stato informato delle finalità e modalità della procedura e delle conseguenze dell’eventuale rifiuto.

Solo al termine di tutto ciò, il paziente, possibilmente in presenza di un suo familiare, firmerà i consensi nelle mani del cardiochirurgo e dell’anestesista, per quanto di competenza di ciascuno.

Adesso sei pronto per affrontare nel modo migliore, con minimo rischio e massimo beneficio, l’intervento che ti consentirà di tornare ad avere una valvola mitrale che svolge il suo ruolo di consentire un fisiologico transito del sangue all’interno del cuore, evitando il suo rigurgito all’indietro.

E’ il momento di rilassarsi, di essere fiduciosi della scelta fatta, di essere motivati a guarire, e presto. Da questo momento, fino al tuo risveglio dall’anestesia, saranno i professionisti della salute, i sanitari a preoccuparsi di tutto per te. Solo dopo il risveglio toccherà, di nuovo, anche a te partecipare in forma attiva al pronto recupero e al reinserimento completo nel tuo mondo.



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